La viaggiatrice Freya Stark

È nata durante un viaggio nella romantica Parigi e ad appena due anni la piccola Freya Stark attraversa le Dolomiti insieme ai suoi genitori, all’interno di una cesta, senza dimenticare poi gli innumerevoli spostamenti a cui è costretta per seguire il lavoro artistico di mamma e papà, tra Inghilterra e Italia. Come avrebbe potuto questa bambina non appassionarsi ai viaggi, talmente tanto da decidere di dedicarvi tutta la sua vita? Pensate che ha viaggiato per oltre 50 anni!

Il soggiorno in Piemonte

Freya Stark insieme alla sorella e alla madre si fermano per un Periodo in Piemonte dove lavorano nella filanda di un conte, duro lavoro questo, durante il quale Freya non può neanche seguire un’educazione formale. Non solo, Freya va incontro ad un terribile incidente. Mentre lavora infatti i suoi capelli si incastrano in un macchinario e così la giovane perde non solo una parte dello scalpo, ma anche un orecchio e una palpebra.

Freya deve subire vari interventi, piuttosto complessi per quell’epoca, ed è costretta a letto per lunghi periodi di convalescenza. Le cicatrici che le restano addosso sono brutte e numerose, che Freya Stark nasconderà sempre indossando parrucche e cappelli larghi.

La convalescenza a letto non è però limitata solo a questo incidente. Con il passare degli anni Freya dimostrerà di avere una salute cagionevole. Si ammala spesso e spesso è costretta a letto per lunghi periodi, durante i quali la giovane legge e studia sempre con l’obiettivo di preparare il suo prossimo viaggio al meglio ovviamente.

Alcuni dei viaggi di Freya Stark

Freya Stark studia molto, storia, letteratura, latino, francese. Durante le sue letture entra in contatto con il Medio Oriente da cui è affascinata, ed inizia subito a studiare arabo infatti. Vorrebbe partire al più presto alla sua volta, ma solo a 34 anni riuscirà a raggiungere Beirut. Sono innumerevoli i viaggi che intraprende in queste zone, dove ricoprirà inoltre molti ruoli, da cartografa di mappe rare ad archeologa, senza dimenticare ovviamente informatrice del governo inglese.

Tra gli altri viaggi che intraprende, quello nella Valle degli Assassini con un semplice lettino da campo, una una zona questa che non era ancora stata mappata. Sarà proprio lei a farlo. Percorrere poi per intero la Via dell’Incenso, attraversando decine di paesi. Nemmeno in tarda età Freya si ferma: ad 84 anni infatti ridiscende con una zattera il corso dell’Eufrate mentre la scalata dell’Himalaya la compie a ben 88 anni, a dorso di un pony; ne ha 90 inoltre quando decide di percorrere il deserto di Aleppo.

Freya Stark, icona di emancipazione femminile

Freya Stark è una viaggiatrice instancabile, che parte alla volta di innumerevoli destinazioni con il cuore colmo di curiosità e con il desiderio di incontrare sempre nuove persone che possano allargare i suoi orizzonti. Scrive molto, pubblicando libri su ogni viaggio intrapreso. E con il passare del tempo si trasforma in un’icona dell’emancipazione femminile.

Lei infatti ha raggiunto luoghi che nessuna altra donna al mondo aveva solcato prima, muovendosi in solitudine, senza l’aiuto di un uomo al suo fianco, in zone difficili, dove spesso le risorse mancano e dove era possibile incontrare non poche difficoltà sul proprio cammino. Freya Stark dimostra alle donne che con lo studio e la furbizia si può arrivare ovunque. Lei infatti se la cava in ogni situazione, grazie alla conoscenza delle lingue straniere e delle diverse culture con cui deve raffrontarsi e grazie alla sua capacità di sfruttare il suo lato più delicato e femminile, quel lato che le consente di avvicinare gli abitanti del luogo in modo semplice e anche di fingersi stupida nelle situazioni rischiose, come lei stessa ha più volte affermato, per far sì che nessuno potesse darle fastidio.